Su cosa investono gli Italiani?

Il modo di investire degli Italiani sta cambiando.

In passato gli Italiani che volevano far fruttare il proprio denaro, lo facevano sui buoni postali oppure sui BOT, però gli interessi erano più alti rispetto a quelli attuali. Oggi l'orientamento della popolazione, di chi ama capitalizzare o di chi si rende conto che tenere i soldi in banca non porta alcun valore aggiunto, è mutato a causa appunto degli interessi sempre più bassi.

Non c'è nel nostro Paese una vera e propria cultura finanziaria ed i prodotti previlegiati sono quelli sicuri, a rischio moderato, per cui si preferisce investire in fondi comuni e polizze sulla vita.

Tra le altre forme di investimento, vi è il trading online, che sta diventando più popolare ed alla portata anche di coloro che non sono professionisti grazie a piattaforme semplificate e conto correnti con funzione di dossier titoli, mentre il risparmio gestito è ancora guardato con diffidenza, ma ormai possiamo dire che il risparmiatore italiano si sta adeguando in termini di investimento finanziario, agli altri paesi più evoluti.

Inoltre, nel 2017 sono stati introdotti dalla legge di bilancio i Piani individuali di risparmio, che prevedono un investimento di medio termine nelle piccole e medie industrie garantendo vantaggi fiscali ed hanno fatto salire il numero degli investitori al 12 %.

La metà dei risparmiatori detiene fondi per una somma superiore ai 14.400 euro e secondo lo studio di Assogestioni, l'investitore italiano che investe in fondi comuni italiani, è un uomo di circa 50 anni, risiede nel nord Italia ed investe circa 30.000 euro.

Tra i fondi preferiti vi sono i fondi flessibili, seguiti da quelli bilanciati ed azionari, normalmente si effettua un unico versamento (PIC), ma oggi i più giovani, con un'età al di sotto dei 35 anni, preferiscono il PAC, ovvero il piano di accumulo che permette di investire ratealmente cifre meno elevate.


A cura di Mary E. Attiani | 26 giugno 2018
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